Il Giro d'Italia

Gli orsi di San Romedio

Il trentino è indissolubilmente legato a due simboli, uno è la mela e l’altro è un animale maestoso che vive nei suoi boschi, l’orso. C’è un’ampia valle che ospita tutte e due queste eccellenze ed è la Val di Non.

Chi non ha mai sentito o assaggiato le succulente mele che qui vengono prodotte, la valle è completamente ricoperta di meli, uno spettacolo geometrico, filari perfetti disegnano i dolci pendii di questa ampia vallata.

 

Eremo di San Romedio

Ma, sono sicura, che invece pochi hanno sentito parlare di un piccolo ma incredibile santuario che tutta Europa ci invidia: l’eremo di San Romedio.

Narra la leggenda che, Romedio, signore di un castello vicino a Innsbruck, proprietario delle saline Inn, 

Santuario di San Romedio

dopo un pellegrinaggio a Roma decise di spogliarsi dei suoi beni e di vivere in povertà in alcune grotte site in questa valle e ancora oggi vicine al Santuario.

Non ci andò da solo ma con dei compagni.

Un giorno,  già avanti con l’età, dovette recarsi a Trento dal vescovo ma, durante il tragitto, il suo cavallo venne sbranato da un orso… Romedio allora si avvicinò all’animale, lo ammaestrò, lo sellò e lo cavalcò fino alla sede vescovile.

Ritornando alle grotte il Santo decise che avrebbe dedicato la sua vita all’eremitaggio e l’animale fu il suo unico compagno di vita.

Una storia affascinante per un luogo mistico e suggestivo, un eremo costruito su uno sperone di roccia alto 90 metri, sorto attorno alla tomba del santo intorno all’anno 1000 e nascosto da un canyon naturale.

Un’architettura incredibile, formato da 5 chiese costruite nei secoli,  l’ultima eretta nel 1918  a ringraziamento della pace ritrovata dopo la grande guerra.

Ospiti dell’eremo

Qui vive un orso in semilibertà; da sempre il santuario ha ospitato e protetto questi animali, nel 1958 il senatore Scotti comprò un orso che doveva essere venduto per la sua pelle e lo portò in salvo qui donandolo ai religiosi che da allora fecero diventare l’eremo un luogo d’asilo per gli orsi da salvaguardare.

Strada di pietra

Ci sono più modi per arrivare in questo luogo ma il più suggestivo è sicuramente il sentiero nella roccia che parte dal paesino di Sanzeno. Un itinerario ricavato da un vecchio canale ottocentesco che cade a strapiombo nel canyon scavato dal rio omonimo, tutto in massima sicurezza.

Ancora fuori dalle rotte del turismo di massa è una tappa immancabile per scoprire qualosa di inaspettato.

 

Photo credits: https://www.ilovevaldinon.it/

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