Asia

La grande muraglia

Una piccola, grande notizia

In Cina una prima sezione della Grande Muraglia è stata riaperta dopo che, il 25 gennaio, i più importanti siti culturali cinesi erano stati completamente chiusi per lo scoppio dell’epidemia dovuta al Corona Virus.

Badalin quella parte solitamente più turistica perchè più vicina a Pechino, oggi, ha un suono diverso,  oggi, ha il suono dolce della normalità.

Da ieri, infatti, seguendo alcune regole come presentare una dichiarazione di buona salute, indossare la mascherina e mantenersi ad almeno un metro di distanza gli uni dagli altri si può visitare.

Bisogna fare attenzione ad altre piccole limitazioni che però non sono nulla a confronto del messaggio di speranza che questa riapertura regala al mondo intero.

Ha riaperto e a noi sembra una cosa meravigliosa.

Numeri

“Wan-Li Qang-Qeng” è il suo nome in cinese e significa “muro lungo 10.000 Li” che corrispondono circa a 5000 km. Oggi misura 21196.18 km, per intenderci, più della metà della circonferenza equatoriale.

I suoi numeri da capogiro continuano,  10 metri d’altezza e 5 in larghezza, vanta oltre 2300 anni di storia, fa parte delle 7 meraviglie del mondo e, dal 1987, è stata dichiarata patrimonio dell’Unesco.

Una storia millenaria di dinastie, storie e leggende circondano quella che il simbolo indiscusso del popolo e dell’unificazione cinese.

 Storia

Vede la sua nascita nel 215 a.C. per volere del primo imperatore della Cina Qin Shi Huang, a lui dobbiamo anche un’altro gioiello: l’esercito di terracotta.

Oggi principalmente si visita la parte costruita sotto la dinastia Ming.

Il suo scopo era difensivo, doveva proteggere i cinesi dalle invasioni  Mongole ma non riuscì ad assolvere allo scopo.

La muraglia  indubbiamente ebbe un grande ruolo a livello psicologico ma un invasore con un esercito avrebbe potuto facilmente violare una parte leggermente incustodita del muro. 

La sua debolezza infatti fu l’estrema lunghezza che la rese impossibile da presidiare. Tante le vedette e le torri di guardia da cui durante la notte venivano trasmessi i segnali di fuoco in caso di nemici in vista ma questo non bastò.

Un certo Gengis Khan vi dice qualcosa?!

Leggende

Non tutti sanno che la Muraglia ha una sezione sommersa dalle acque chiamata “Passo del Picco felice”.

Un’antica leggenda narra che qui siano seppelliti padre e figlio; il primo andò a trovare l’altro che lavorava alla costruzione e quando si incontrarono  morirono dalla risate e dalla felicità di rivedersi.

Una delle “storie” moderne invece è quella secondo cui sia l’unico monumento del pianeta visibile dallo spazio ma non è così.  Gli astronauti hanno riferito di non aver mai notato la serpeggiante costruzione, se non usando il telescopio.

Pur essendo infinitamente lunga, la Grande Muraglia è troppo stretta per essere vista già solo ad un centinaio di chilometri di altezza.

Questa costruzione incredibile da millenni è a testimonianza di quello che è stato l’Impero cinese: unico,  in grado di portare a termine un progetto colossale per salvaguardare la propria gente e  civiltà.

Oggi più che mai ci sembra attuale il messaggio, un luogo nato a protezione, inaccessibile che quando potremo ritornare a visitare, credeteci, sarà una emozione ancora più straordinaria!